Gli errori scolastici possono essere difficili da affrontare, specialmente per i ragazzi.
È normale sentirsi delusi dopo una verifica andata male.
Ma il vero ostacolo non è l’errore in sé, bensì il modo in cui viene percepito e gestito dal ragazzo.
Durante le mie sessioni di tutoraggio, ho notato un problema comune: molti ragazzi si concentrano esclusivamente sul voto, ignorando del tutto gli errori commessi.
Questo atteggiamento, che sembra innocuo e naturale, nasconde una trappola insidiosa!
Se un ragazzo non analizza i suoi errori, non potrà mai individuare i punti deboli su cui lavorare per migliorare.
Di conseguenza, al prossimo compito rischierà di ripetere gli stessi sbagli, con voti che non cambiano e una frustrazione che cresce sempre di più.
Ci sono molte ragioni, ma nella mia esperienza la maggior parte rientra in due categorie principali.
Il voto, per questi ragazzi, diventa il centro di tutto per diversi motivi:
1.1 Paura delle conseguenze.
Dal voto dipende il loro futuro: promosso o bocciato.
C’è solo o bianco o nero, niente in mezzo.
Per questo il numero diventa più importante del processo di apprendimento.
1.2 Identificazione con il voto.
Molti giovani associano il loro valore personale al risultato scolastico.
Un voto basso li porta a pensare di essere "stupidi" o "incapaci", mentre un voto alto li rassicura.
👉 Vuoi approfondire? Leggi il mio articolo su “Come evitare di identificarsi col voto: strategie per sostenere tuo figlio"
Altri, invece, scelgono volontariamente di ignorarli del tutto, per due motivi principali:
2.1 Disinteresse.
Se prendono un’insufficienza, la interpretano come un segnale che devono studiare di più, senza preoccuparsi di cosa è andato storto.
Se, invece, prendono la sufficienza, ritengono di essere già sulla strada giusta e non vedono il motivo per analizzare gli sbagli.
2.2 Vergogna.
Per molti, l’errore è visto come un fallimento personale.
Guardarlo da vicino significa rivivere quel momento e affrontare un senso di inadeguatezza e vergogna che preferirebbero davvero evitare.
Rivedere gli errori non serve solo a ottenere voti migliori.
È una lezione di vita che aiuterà tuo figlio a sviluppare una mentalità resiliente e ad affrontare le sfide con determinazione.
La gestione degli errori insegna a:
Ma come possiamo aiutare i ragazzi a vedere gli errori in questa luce positiva?
Come puoi aiutare tuo figlio ad affrontare gli errori?
Ecco alcune strategie pratiche che puoi adottare per aiutare tuo figlio a gestire gli errori in modo più sano e costruttivo.
Un voto basso non è un fallimento, ma un indicatore di dove si trova rispetto all’obiettivo, che c’è ancora spazio per migliorare.
I professori solitamente vengono visti come dei nemici, perciò c’è bisogno del tuo aiuto per incoraggiarlo a chiedere spiegazioni su ciò che non ha capito.
È importante che tuo figlio non si identifichi con i voti.
Spiegagli che il suo valore come persona non dipende da un numero su un foglio, ma dal suo impegno, dalla sua curiosità e dalla sua voglia di migliorare.
Dopo ogni verifica, analizzate insieme gli errori commessi.
Guidalo nel ragionamento, senza dargli risposte pronte.
Fagli capire dove può migliorare e come farlo.
Ad esempio, ho seguito una ragazza di prima superiore che aveva grandi difficoltà in matematica.
Per lei, queste difficoltà sembravano insormontabili: prendeva insufficienze da tutto un quadrimestre ed era convinta di non essere portata per la materia.
Quando le ho chiesto dove pensava di sbagliare, non è riuscita a darmi una risposta.
Questo perché, appena riceveva la verifica, controllava subito il voto e poi dava uno sguardo veloce alle pagine piene di segni rossi.
Quella vista la demoralizzava completamente, al punto da non soffermarsi mai davvero a capire cosa non andasse.
Così abbiamo iniziato insieme a esaminare gli errori, prima negli esercizi per casa e poi nelle verifiche successive.
Un passo alla volta, abbiamo identificato i punti critici e creato un elenco personale di passaggi da seguire per correggerli.
Il risultato?
In appena due mesi e mezzo è passata da un’insufficienza grave a un bell’otto!
Condividi momenti in cui hai imparato dai tuoi errori.
Mostragli che sbagliare è normale e che ogni errore è un passo verso il miglioramento.
Festeggia quando dimostra di aver imparato dai suoi errori, anche se il voto non è ancora perfetto.
Questo rinforza l’idea che l’apprendimento è un percorso continuo e lo motiverà a continuare a impegnarsi.
👉 Per scoprire i due tipi di motivazione e quale deve coltivare maggiormente tuo figlio, leggi il mio articolo "Motivazione nello studio: come fare in modo che tuo figlio abbia voglia di studiare".
Affrontare gli errori non è facile, ma è una delle abilità più importanti che tuo figlio possa sviluppare.
Insegnagli a guardarli con occhi diversi, non come un fallimento, ma come una possibilità di migliorare e crescere.
Questo cambiamento di prospettiva non solo lo aiuterà a ottenere voti migliori, ma lo renderà anche più sicuro di sé, resiliente e pronto ad affrontare le sfide della vita con determinazione e serenità.
Inizia oggi stesso ad aiutare tuo figlio a trasformare gli errori in una risorsa preziosa: vedrai la differenza!
Monica Mossenta - Fondatrice di Strategie di Studio
Negli anni Monica ha affinato una precisa Strategia di Studio che le ha permesso di ottenere importantissimi traguardi tra cui un Dottorato di Ricerca in Nanotecnologie e diverse pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali.